Scritto in Sardegna e registrato tra l’isola e Torino, Ferragosto, oltre ad alcuni spezzoni di flashback autobiografico, è l’espediente letterario usato da Celona per porre ancora una volta l’accento su alcuni mali del nostro tempo: “Ferragosto è il tramonto che ti perdi per trovare il filtro giusto, Ferragosto sono i nostri, alti, profili digitali”. Quel che si nasconde dietro il climax delle vacanze è la perfetta rappresentazione ante litteram di quell’ansia da prestazione sociale e divertimento di facciata che scandisce così bene tempi e modi dei nostri avatar virtuali. Il brano, dedicato alla memoria di Riccardo Atzori, è stato anticipato da alcuni contenuti AI creati dal regista Gabriele Ottino, già al lavoro con l’autore su “HD Blue” e “I ragazzi dello zoo”, e da alcune riprese del making of nelle due sedi del Kuma studio.