Si chiama come il progetto cui è dedicato, “Le cose che non sai”, il brano scritto e donato da Daniele Celona a Ilaria e Alessia Messuti, artefici dell’iniziativa volta a onorare la memoria del padre e a raccogliere fondi in favore dell’Associazione Alzheimer Piemonte.

Un progetto legato a doppio filo all’arte. La pittura come arte-terapia a cui Giovanni si era avvicinato negli ultimi anni di vita e il disegno come linguaggio nuovo e comune che ha permesso alle figlie di affrontare il loro ruolo di care-giver.

Tutte le immagini prodotte in quel periodo sono ora disponibili sul sito del progetto e sono associabili a numerosi oggetti di design e merchandising da acquistare per la raccolta fondi.

 

Il brano donato da Celona doveva essere all’inizio una semplice composizione strumentale, ma le cose sono andate diversamente:

 

non credevo di essere la persona più adatta a partecipare al progetto. A dispetto di quanto si pensi, amo comporre rimanendo distante dal racconto e dalle immagini che tratteggio. In quella tarda notte d’Estate 2019 però, un giro di accordi strappati aprì uno spiraglio e mi ritrovai a scrivere famelicamente, con l’esigenza assoluta di arrivare a una forma canzone. Il ricordo di Giovanni s’insinuò inaspettatamente e profondamente in questo processo, segno che quella vicenda mi aveva toccato più di quanto non pensassi.

La chitarra e la voce della canzone pubblicata sono le stesse che registrai quella notte e devo ammettere che il brano ha aiutato me in primis, ricordandomi di essere in grado di scrivere ancora in quel modo così immediato e viscerale, in un momento storico in cui io come altri autori abbiamo ormai la tendenza a lavorare partendo dal computer, dal beat e da frammenti strumentali e testuali già elaborati in precedenza”

 

“Le cose che non sai” è acquistabile sulla pagina bandcamp dell’artista e l’intero ricavato sarà devoluto in favore del progetto omonimo.

Celona ha inoltre deciso di regalare a chi ha effettuato il pre-ordine del 45 giri digitale la home-version del brano con cui ha vinto per il miglior testo al Premio Anacapri Bruno Lauzi nel 2015. Brano dal titolo “La sindrome di Lois Lane” rimasto fino ad oggi nel cassetto e a lungo richiesto dai fan del cantautore.